L’entrata di servizio del palazzetto ex dogali è degna di una palestra del Bronx, passando sotto a un arco ricoperto da scritte a bomboletta, ci troviamo davanti a due porte antipanico, dalla porta opposta del maniglione. Sbagliamo porta e disturbiamo un ragazzo orientale, finiamo per entrare in palestra intorno alle 7. I ragazzi, Stefano e Samir, devono fare il peso, mangiare, concentrarsi, combattere.
La riunione inizia con alcuni incontri di K1 light, il primo dei quali soprattutto è light come un torrone al cioccolato duro. Comunque presto arriva l’ora del pugilato, Samir è il primo dei nostri a salire sul ring, il suo avversario, Balestra Teddy, è solido quanto lui e si dimostra subito ostico, il tutto si complica perché il nostro s’infortuna all’inizio del secondo round al braccio sinistro, un gomito che si gira dalla parte sbagliata per 3 volte, Samir con un braccio solo rinuncia alla sua tattica aggressiva e scambia colpi isolati e puliti, riuscendo a trappare alla fine un pareggio, che vale tanto oro quanto pesa il nostro portacolori.
È il momento di Stefano che se la vede con Imane Hamza, il primo round passa con Stefano alla ricerca vana del suo avversario che lo punge con colpi rapidi e va via di lato. Il match prosegue sul solito tema, e anche quando Stefano riesce ad accorciare, i colpi che porta non sono puliti, tranne un gancio sinistro e poco altro, e non fanno punteggio. Stefano ci mette grinta e cuore, come sempre, caratteristiche che lo portano, forse, a non sentire lo stop del giudice arbitro signora Falorni, che lo richiama con una plateale e spropositata manata sulla schiena, un gesto deprecabile che non vorremo più vedere.
Stefano finisce per perdere ai punti, il suo sarà, il match più bello della serata, ma questo non fa’ che aumentare il rammarico di tutti noi, che vorremmo vedere primeggiare un ragazzo che raccoglie meno di quello che si merita. Confidiamo nei prossimi match che si svolgeranno nel mese di dicembre.
Il viaggio di ritorno termina nel locale di Tommy, dove io, Marco e Stefano Ballini ci concediamo una piadina e una birra, facciamo ancora due chiacchiere e poi tutti a nanna aspettando i prossimi match dei nostri ragazzi, nella speranza che l’infortunio di Samir non sia nulla di grave.
Massimo Capitani